Il recente passaggio della Toscana in “zona rossa” ha determinato nuove e più stringenti misure limitative alle attività e spostamenti. Come in altre regioni di eguale classificazione, l’attività venatoria è di fatto sospesa sull’intero territorio regionale. Pur mantenendo fermo il nostro senso di responsabilità, dobbiamo al più presto uscire da questo vicolo cieco. Occorre lavorare tutti insieme per ristabilire il primato del confronto con le istituzioni per trovare le necessarie soluzioni ad un problema che può essere risolto con buonsenso e reciproco ascolto.
Non ci rassegniamo a rimanere spettatori della situazione che si è venuta a determinare e soprattutto continuiamo ad impegnarci costantemente per costruire una via di uscita in previsione di un possibile quanto auspicabile ritorno alla cosiddetta “Zona arancione”.
Come abbiamo avuto modo di spiegare al Presidente Giani ed ai vari esponenti dei gruppi consiliari e all’assessore Saccardi tramite una memoria esplicativa da noi presentata qualche giorno fa, le soluzioni possibili ci sono e possono essere a nostro avviso applicate nel pieno rispetto dello spirito e dei contenuti del DPCM 3 novembre 2020.
Evidenziamo inoltre che per la caccia non sussistano interpretazioni che possano farne prevalere la caratteristica della sola ludicità, fermo restando l’importante ruolo che essa svolge nella gestione delle popolazioni faunistiche con particolare riferimento alle specie ungulate.
In questo quadro partendo da una analisi di quanto disposto dall’art. 2 comma 4 lettera b del DPCM 3 Novembre 2020, possiamo evidenziare le seguenti valutazioni:
In particolare tale disposizione potrebbe ben attagliarsi per quanto riguarda lo svolgimento della caccia al cinghiale anche fuori dal comune di residenza, in quanto l’attività di caccia in braccata svolta dalla squadra in cui si è iscritti, viene esercitata in luogo ben definito, circoscritto, anche se in comune diverso o ATC diverso di quello di residenza anagrafica.
Riassumendo si potrebbe proporre la seguente casistica:
Sulla base di queste considerazioni, sono già in programma una serie di incontri con i principali interlocutori Istituzionali. Il primo già Venerdì 21 Novembre con il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo per proseguire con l’assessore Stefania Saccardi. Da parte nostra vogliamo ribadire a tutti i cacciatori che la CCT (Federcaccia Toscana, ARCT, ANUU Migratoristi) non demorderà in nessun modo nel proseguire il proprio impegno per una difesa intelligente e puntuale delle istanze del nostro mondo. Lasciamo ad altri la demagogia, il livore e le grida Manzoniane. Spendiamo bene le nostre energie di questi giorni per tornare presto a caccia!